mercoledì 17 luglio 2013

[TRADIMENTI] - Mentre io dormo, Mia moglie scopa

Io e mia moglie Anna eravamo in vacanza, e il giorno prima ci erano venuti a trovare tre dei miei amici. Ma non avevano avuto il tempo di conoscere mia moglie, perchè lei era già a letto, con un pò di sonno arretrato da recuperare. La nostra casa era grande, e c'era una stanza degli ospiti dove i miei vecchi amici di infanzia potettero dormire. L'indomani, di buon ora si svegliarono. Io ancora dormivo, Anna stava in cucina, preparava la colazione per tutti. Tra l'altro sono molti gli uomini che la conoscono, per la sua fama di pornoattrice, e quando i miei amici la videro non potettero credere ai loro occhi che io avessi sposato una pornoattrice bella come lei. Indossava una vestaglia nera trasparente, e sotto portava il costume da bagno, un due pezzi nero, a tanga. Le sue natiche sono l'oggetto del desiderio di molti, e i miei tre amici non possono fare a meno di rimanere a guardarla. Ha dei splendidi capelli scuri lisci, e i tratti del viso vagamente orientali. 
Li salutò con un sorriso, e loro le dissero che il giorno prima non avevano avuto l'occasione di presentarsi. Erano tutti e tre a dorso nudo, uno di loro era un pò scuro di pelle, infatti era di origini Albanesi: si chiamava Adriano. Quello un pò più grassottello e più peloso era Anthony e l'ultimo era Christian, con un fisico asciutto e un viso da angelo, che pareva ad Anna quello più bello. 
- Ci siamo svegliati a quest'ora per andare in spiaggia - disse Anthony. - Adesso il mare è sempre più calmo, e non c'è mai nessuno. Ti andrebbe di venire con noi? 
- Non so ragazzi, vorrei aspettare mio marito che si sveglia. 
- Dai - disse Christian. - Può essere un'occasione per conoscerci meglio.
Anna non seppe resistere all'invito e alla voce calda di Christian, e con un sorriso accettò la proposta. Quindi presero i tel9i e si avviarono in spiaggia, che era a soli cento metri di distanza. Effettivamente non c'era anima viva, la sabbia era fresca e il sole cominciava appena a scaldarli. Ed era uno spettacolo per i miei tre amici vedere mia moglie con quel tanga nero, che sculettando si avviava verso la riva. 
I ragazzi cominciarono a parlare, erano tutti e tre fidanzati, ma le ragazze erano rimaste a Roma, infatti abitavano tutti nella capitale. Si distesero sui teli, e guardarono il mare quieto, e in lontananza le barche dei pescatori. Ma loro erano veramente gli unici in tutta la spiaggia, effettivamente alle otto del mattino era proprio presto.
- Certo che sei proprio brava con la bocca, - disse Anthony. - Abbiamo visto tutti i tuoi film. Ma da chi hai imparato? 
Gli altri due risero, mentre si notava dal rigonfiamento dei loro slip quali erano le loro intenzioni . Ma Anna per evitare un peggioramento di quella situazione propose di andare a fare il bagno. Adriano però si mise sul suo corpo disteso sul telo, e tenendosi sollevato con le braccia fece strusciare il suo arnese durissimo coperto dallo slip contro la sua passera. 
- Non vuoi giocare prima un pò? - Anna riuscì a divincolarsi, e a raggiungere l'acqua, da dove invogliò i ragazzi a fare lo stesso. 
- Dai, venite in acqua - esclamò. - Mi fate stare sola soletta? 
I ragazzi, eccitati come dei maiali si alzarono dalla sabbia e la raggiunsero. Anna era quasi impressionata dalla forma dei loro cazzi sotto i loro slip colorati, e tenendo le mani parate contro di loro gli disse ironicamente di calmarsi. Iniziarono a schizzarsi, a tuffarsi, giocando con l'acqua, fino a quando si accorse che l'avevano accerchiata, e con destrezza le sfilarono i due pezzi del costume. 
Anna con un sussulto cercò di opporsi, ma loro erano già riusciti nel loro intento ed erano già arrivati a riva a nuoto, ritornando sulla sabbia e sventolando i pezzi del costume. 
- Andiamo, vieniteli a prendere - urlò Anthony. 
- Ragazzi non fate gli imbecilli - urlò Anna. - Mi vergogno. Se viene qualcuno che figura ci faccio? Ridatemi il costume!
- Ad una condizione - rispose Adriano. - Ti devi lasciar scopare a turno da tutti e tre. 
- Se è questo che volete... ma ridatemi il costume. 
- Eh no, il costume te lo ridiamo alla fine - continuò Christian , che per primo si tolse il costume, e con il cazzo duro penzolante si avviò verso l'acqua. Intanto Anna notò che stare in acqua tutta nuda era una sensazione piacevolissima. Christian le si avvicinò, l'arnese le toccò una gamba, le sue mani le sfiorarono i fianchi e i modesti seni. 
- Sai, guardandoti, il mio arnese mi è diventato durissimo - disse maneggiandolo un pò. 
- Infatti - rispose Anna accorgendosi delle sue notevoli dimensioni. 
- Amore, ma che ci fai con uno come tuo marito? - intanto cercava di posizionare il suo arnese contro la sua passera, penetrandola lentamente. 
- Mi piace, mi da molta libertà. 
Poi Christian la baciò forte sulle labbra, le loro lingue si intrecciarono. I suoi capelli lunghi e neri si appiattivano sulla sua testa bagnata e sulle spalle. Si abbracciarono, le mani si muovevano con più facilità sui loro corpi, grazie all'acqua del mare. Il cazzo di Christian era durissimo, e strusciava sul ventre di mia moglie, incrociando i peli bagnati della sua passera. Quella sensazione di piacere le fece chiudere gli occhi. Christian sentì le sue mani scendere fino al suo fondoschiena, massaggiarlo e palparlo. Poi afferrò saldamente il suo pene, cominciando a masturbarlo dolcemente, aiutata dall’acqua che rendeva il suo arnese molto morbido. 
- Te la vuoi scopare o no? - domandò Adriano. - Dai che ce la vogliamo sbattere anche noi!
- Adesso rilassati - le disse Christian. Continua col dirle di fare un respiro profondo. Anna chiude gli occhi e respira profondamente, preparandosi ad accogliere il suo pene durissimo. 
- Lo sento penetrarmi - disse con un filo di voce mentre lui dolcemente la penetrava. Con la mano destra la teneva per il fianco, mentre con l'altra mano le teneva una coscai sollevata, il cazzo era pienamente penetrato. Anna rilassò tutto il corpo e fissò Christian negli occhi mentre proseguiva dentro di se.
- Lo sento tutto dentro - disse emulando un pò di dolore. 
Affondava dentro di se, i colpi si succedevano lenti ed incalzanti, il suo ritmo si fece veloce, la bocca di Anna calò sulla sua, per reclamare un bacio selvaggio, e lo ottenne, Christian affondò la sua lingua nella sua bocca, mentre i suoi glutei si contraevano e Anna riceveva i suoi colpi. Poi Christian con un sussulto fece uscire il suo cazzo dalla passera di mia moglie e sborrò nel mare, continuando a baciarla, e lei si teneva stretta al suo corpo. 
- Fate di me ciò che volete - disse. - Sono troppo arrapata. 
- Beh, adesso tocca ad Anthony - Christian ritornò a riva, e l'altro si tolse il costume per raggiungere Anna in acqua. Il suo pene era più piccolo, ma sicuramente aveva più foga di tutti. Infatti senza molti preliminari, le afferrò anche lui la gamba tenendola alzata, e con la penetrò con un colpo secco. 
- Fai piano - pregò Anna. 
- Non posso, mi fai troppo arrapare. Ti piace? Scommetto che ti annoi da morire con tuo marito. Ma non preoccuparti troiona adesso ci pensiamo noi.
Anna arrossì e perlomeno fece finta. Il suo movimento si faceva sempre piu ritmato. 
- Che bestione! - disse Anna tenendosi aggrappato al suo corpo mentre la scopava. 
Anthony la prese per i capelli e la penetrò ancora più a fondo, fino a scaricare tutta la sua sborra in mare. Poi ritornò a riva, e fu Adriano a sfilarsi lo slip, da dove apparve un cazzo di dimensioni enormi. Anna spalancò gli occhi, guardando Adriano venire verso di se. 
- Non farle troppo male - lo avvertì Christian sorridendo. 
Quando la raggiunse le mani incominciarono a scorrere sul corpo di lei, sulle gambe, sulle cosce e sui fianchi, su quel magnifico seno sodo, strizzandolo. Le sue mani ruvide, erano quelle di una persona che aveva lavorato duro ma avevano la delicatezza di chi vuol scoprire a poco a poco o di chi vuol gustare tutto. Anna sentì scivolarle sul culo qualcosa di duro e bagnaticcio, era il suo enorme cazzo che si insinuava tra le sue gambe. Adriano lo affondò dentro tutto d'un colpo, e Anna liberò un urlo di piacere. 
- Tieni le cosce allargate - le disse tenendole una gamba sollevata. - Sei la regina del porno, non c'è che dire - e detto questo spinse con uno scatto secco fino in fondo, tenendo la mano sinistra sul suo fianco sinistro. Anna urlò il suo dolore.
- Scommetto che non avevi mai preso un cazzo così grosso, vero amore? - Adriano iniziò un lento avanti e indietro, mugolando e facendo piano, per far durare quel supplizio il più a lungo possibile.
- Sì, mi piace il tuo cazzo! Mi fa impazzire - esclamò ansimando. Adriano lo sfilava quasi del tutto e poi lo spingeva dentro con forza. Lei avrebbe voluto voltarsi e baciarlo ma si lasciò andare a quelle sensazioni, e cominciò a spingere come una forsennata.
- Ti voglio sfondare piccola, voglio slabbrarti la passera, fino a farti male. 
- Sto venendo! - esclamò Anna. - Sto venendo! Oddio come sto venendo!
Spingendo quel cazzo nella profondità più profonda della sua fica la inondò con il suo sperma caldo. Sfilò il cazzo e dalla fica di lei colò sulle cosce sperma in abbondanza. 
Restarono lì a baciarsi per un pò, abbracciati. Poi mano per la mano uscirono dall'acqua e raggiunsero la riva, dove baciò di nuovo Christian, e lo baciò con grande ardore, premendo il suo corpo contro il suo arnese. Restarono lì altri cinque minuti, quel lasso di tempo in cui Anna non riuscì a staccarsi dalle labbra di Adriano, mentre gli altri due commentavano quella grandiosa scopata. Poi le ridiedero il costume e ritornarono a casa. Io mi ero appena svegliato, incosapevole che mentre io dormivo, mia moglie scopava con i miei amici.

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